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Appunti e Racconti

LE GRANDI PARETI DELLA VALBODENGO

di Nicola Noè

Dopo alcuni anni di esplorazione, due sono le pareti che per dimensione e morfologia hanno colpito la mia fantasia: il Precipizio di Strem e la Parete NO del Pizzo Cavregasco, i “giganti” della Valbodengo. Il giorno e la notte, la luce ed il buio, il bianco e il nero potrebbero essere le metafore per descrivere la loro diversità che si esprime a poche centinaia di metri in linea d’aria.

Il Precipizio di Strem è una struttura di fondovalle, un big wall all’americana, senza una cima da raggiungere, esposta in pieno Sud, calda, solare, piena di spit e di difficoltà anche in artificiale, con roccia di colore giallo e venature ocra e marroni, una quarzite.

La Parete NO invece arriva in vetta al P.zzo Cavregasco (2535 m), per esposizione, sviluppo e l’avvicinamento è da considerarsi ambiente di montagna, la roccia è un granito scuro, colori dominanti nero, grigio e verde dei licheni, mancanza quasi assoluta di sole, pochi chiodi e spit, con logiche soste su cengie e terrazzini, pochi metri di artificiale (ma si passa anche in libera), difficoltà contenute (perché il V obbligatorio è ormai considerato facile!), grandi traversi, placche appoggiate compatte, lunghe rampe.

Due proposte assai diverse che richiedono un grande impegno psico-fisico con maggiore preparazione tecnico-arrampicatoria per il Precipizio.

In entrambi i casi si parte con l’attrezzatura “pesante”: grande dotazione di mezzi di protezione “naturali” e non (chiodi, dadi, friend, ganci) e non guasterebbe anche il percussore a mano per qualche spit da mettere qua e là.

Date notizie!

PRECIPIZIO DI STREM – “Lotta Continua”

PIZZO CAVREGASCO Parete NO – “Danza del Serpente”