E’ un luogo ameno, situato sul lato sinistro idrografico della Val Bodengo poco più a valle di Corte Terza ed esposto a S, incorniciato da boschetti di enormi faggi che danno particolare lustro alla struttura. La roccia non offre molte possibilità a causa di una certa discontinuità causata dalla vegetazione. La parte centrale è alta circa 80 m ed è una placca di ottimo granito molto lavorato, interrotto a metà da macchie di ginepro, dove viene naturale fare la prima sosta. Sulla destra e sulla sinistra la parete si presta per interessanti vie di 40-50 m.
Poco più in basso e a est sono ben visibili altre due strutture: le grandi placche appoggiate esplorate da Emanuele ed Alessandro Capelli e chiamate Placche Striate, e l’avancorpo al di sotto di esse denominato appunto Depandance.
Accesso
Seguire la strada che da Bodengo porta fino a Corte Terza e parcheggiare in corrispondenza del ponte pedonale a metà strada tra Bodengo e Corte Terza. Attraversare il ponte e seguire il sentiero in direzione Bodengo per circa 300 metri. A questo punto lasciare il sentiero e salire senza traccia obbligata per boschi e prati fino ai piedi dell’evidente pilastro (avvicinamento non molto lungo ma faticoso per la mancanza di sentieri o tracce). Calcolare circa 1 ora dall’auto.
Per andare alla Depandance del Giardino dei Faggi, abbandonare il sentieri per la struttura principale un centinaio di metri di dislivello sotto, piegando a destra per chi sale, fino ad incontrare un canale di detriti, che si risale fino ad alcuni risalti rocciosi dove, sulla destra (sinistra idrografica), si trova la Depandance.
Elenco vie
- Via del Ginepraio (N. Noé, R. Maj, 1992)
- Via del Giardiniere (E. Capelli, A. Capelli, 2010)
- Indovina Indovinello
Per descrizione altre vie vedi Guida VERSANTESUD