Esposizione: N.
Struttura che chiude la valle sul lato sinistro è riconoscibile per una placca sommitale di mica scintillante alta circa 90 metri. Offre una salita elegante in aderenza in ambiente solitario dominato dal fragore della cascata.
Il Veliero deve il proprio nome all’incredibile riflesso della roccia delle sue grandi placche sommitali, che dall’alto appaiono come vele spiegate di un antico galeone.
La struttura, preceduta da un avancorpo spostato di 50 m a sinistra, è divisa da una cengia in due parti di uguale altezza di circa 100 m ciascuna
Il settore è diviso in due parti di uguale altezza (circa 120 m) da una grande cengia.
La parte sottostante è più verticale e richiede un’arrampicata spesso atletica, arrampicata di aderenza invece sulle placche sommitali.
Accesso
come per la Caduta dei Giganti.
percorrere il sentiero di fondovalle fino all’Alpe Garzelli, quindi lasciare il sentiero che sale all’Alpe Campo per proseguire lungo il fondovalle fino a che questo si chiude nei pressi dell’alveo del torrente poi per erba, cespugli e pietraia, a sinistra di una grande cascata, fino all’attacco di una bella placca levigata, gli avancorpi del Veliero . (h 0,50 da Pra Pinceé).
Elenco vie
- Tabula Rasa (Elenuccia ciuccia) (P. Cogliati, N. Noé, 1991)
- Conobbe Alba (P. Cogliati, N. Noé, 1991)
- Superalba (P. Cogliati, N. Noé, 1991)
- Via dell’Andrea (D. Andreoli, P. Cogliati, 1998)