Le Placche dell’Aquila sono una partizione della più ampia struttura chiamata Parete dell’Aquila, una delle macro-strutture che vanno a formare il grande complesso del Cantone di Strem (partendo da sinistra: Pilastro del Prete (Orso Grigio), Precipizio di Strem, la Ragnatela e la Parete dell’Aquila appunto).
Presentano roccia molto bella e compatta, anche se interrotta da qualche macchia di vegetazione, e l’arrampicata è prevalentemente in aderenza o su piccoli appoggi.
Purtroppo le vie originali tracciate sulla placconata (e poi sulla successiva parete) sono state in gran parte compromesse e ricalcate da successivi itinerari che ne hanno alterato percorso e caratteristiche. Al momento tra le vie originali risultano percorribili solamente i primi 4 tiri di “Il senso di Smilla per la neve” (fino alla cengia mediana; da qui la via è stata in parte ricalcata da “Guarda che Luna”) e “Cinque pezzi facili“. Per quanto riguarda invece “Il dono dell’aquila” i primi tiri sulla placconata sono stati ricalcati dalle vie “Furia” e “Niente Paura” mentre sulla parete verticale superiore e fino agli strapiombi sommitali gran parte dell’itinerario coincide ora con “Furia”.
Accesso
Da Corte Terza si risalgono i pascoli a Nord dell’abitato puntando al fitto bosco di grandi faggi, che si attraversa salendo fino all’attacco della grande placca appoggiata che delimita la fine del bosco e l’inizio della parete (20′ da Corte Terza).
Elenco vie (da sinistra a destra):
- Guarda che Luna
- Il Senso di Smilla per la Neve (P. Cogliati, N. Noè, V. Tamagni
1995) - Il Dono dell’Aquila (P. Cogliati, N. Noè 1991)
- Furia
- Incompiuta all’Aquila (P. Cogliati, L. Valli 1997)
- Niente Paura
- Cinque Pezzi Facili (N. Costi, N. Noé 1997)
Per descrizione altre vie vedi Guida VERSANTESUD