Via prevalentemente in placca, su roccia molto bella e lavorata prima, più liscia nell’ultimo tiro. Sale al margine destro della placconata dell’Orizzonte Perduto, dove le pendenze sono minori, e si congiunge alla S6 di Un’aquila, due capre.
La via e la sua apertura sono circondate da un alone di mistero dato dalla mancanza di relazioni … e ricordi da parte dei primi salitori !!! (n.d.r. qualcosa è emerso recentemente, vedi scheda relazione apertura)
Nel primo tiro e in sosta si trovano due vecchi spit 8mm messi a mano, poi più niente per due tiri per poi incontrare due vecchi spit fix 8mm e uno 10mm in sosta (questi ultimi tre spit sono stati sostituiti con spit fix inox 10mm).
Le difficoltà relativamente basse non devono tuttavia trarre in inganno e far sottovalutare l’itinerario che presenta lunghi tratti improteggibili su placche compatte.
Primi salitori | Paolo Cogliati e Nicola Noé 24/04/1998 |
Esposizione | Sud |
Sviluppo | 175 metri |
Ripetizione e richidatura | Simone Manzi 28/03/2021 |
Lasciati in apertura | 2 spit roc 8mm e 2 spit fix 8mm |
Consigliato | Friend 0.2/2 |
Difficoltà | 3 / IV+ / P3 (vedi legenda) |
(Dettaglio relazione apertura)
Attacco: la via inizia su un promontorio erboso più in alto e a destra rispetto alle altre vie del settore; è possibile arrivarvi a piedi risalendo la sponda con erba e cenge fin sotto al grande faggio (faticoso) oppure percorrere le prime due lunghezze di Naufragio e dalla S2 traversare a destra per 60m su facile cenge erbose fino all’attacco.
L1 40m IV+ Placca facile a risalti, poi più liscia fino allo spit e da qui a destra; poco sopra alla sosta
L2 50m IV Placca molto lavorata con percorso da inventare fino ad un grosso larice secco sulla destra
L3 40m IV Diedro e poi diritti ad una cengia erbosa dove si sosta
L4 45m IV+ Dritti e in leggera diagonale verso sinistra su placca liscia e poco protetta; sosta in comune a Un’aquila.. sulla quale si può proseguire.
Discesa: proseguire fino a reperire le soste di calata di Naufragio.
Testo di Simone Manzi