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Arrampicate

Lotta Continua

Una via nata dalla passione per l’esplorazione, dalla voglia di mettersi in gioco e di tentare quello che in questa valle rappresenta il punto massimo dell’arrampicata su una grande parete. Sono queste le motivazioni che hanno spinto quasi trent’anni fa Nicola, Paolo, Vittorio e Luca a tentare un’impresa che li ha impegnati per 7 giorni di apertura in tre diversi tentativi, e probabilmente sono ancora questi i motivi che ci hanno spinto a tentare la libera di questa super linea in centro parete, uniti alla possibilità di poter dare un deciso contributo alla rinascita di una salita da troppi anni abbandonata un po’ a sé stessa (vedi racconto della prima salita in libera).

Vedi accesso generale

Primi salitori3-5/07/1993 Paolo Cogliati, Nicola Noè e Luca Valli
13-15/07/1993 Paolo Cogliati, Nicola Noè e Vittorio Tamagni
25-27/07/1994 Paolo Cogliati e Nicola Noè
(leggi qui il racconto dell’ultimo assalto)
(leggi qui la cronologia della salita).
RichiodaturaMatteo e Silvano De Zaiacomo e Max Piazza 2017
M. De Zaiacomo, Max Piazza e Simone Manzi 2021
EsposizioneSud
Sviluppo420 m (13 L)
Lasciati in apertura11 chiodi e 62 spit 8mm (soste incluse)
Rinvenuti al momento della richiodatura 72 spit 8mm (soste incluse) e 8 chiodi
Consigliato10 rinvii, Friend da 0.2 a 3 BD, ev. uno 0.1 BD
Difficoltà4 / 8b (VI+ e A3) / P2 (vedi legenda)

(Dettaglio relazione e foto dell’ apertura)

Attacco: presso una placca di roccia scura sotto la verticale del grande tetto.

Descrizione:

  • L1, L’inizio: 30m 6c (VI/A2) Prima facile e su roccia scura (primo spit originale!) che poi cambia e diventa bianca e più impegnativa
  • L2, Il diedrino: 20m 7a (A3) Breve diedrino verso sinistra, poi con prese grosse e distanti fino alla placca a tacche che precede la sosta; vedere i due copperhead martellati è già un’emozione!
  • L3, Il tetto!: 30m 8b (V+/A2) Traverso facile a sinistra, quindi un poco più impegnativo fin sotto lo strapiombo (presente sosta intermedia originale); da qui boulder molto difficile e intenso e ancora alcuni metri più facili ma che non mollano fino in sosta! (Possibile superare il tratto più difficile con alcuni passi in A1 sugli spit).
  • L4, Il traverso sui buchi: 25m 7b (VI+/A2) Bella e varia lunghezza: con già un bel vuoto sotto al culo salire la fessura sopra la sosta, traversare a destra sotto il tetto su placca a buchi, quindi boulder dinamico per raggiungere il diedrino che porta in sosta
  • L5, Il 7c lungo!: 30m 7b+ (VI+/A2+) Bellissima lunghezza, di resistenza e su roccia super, in leggera e continua diagonale verso sinistra; attenzione agli attriti nella prima parte del tiro
  • L6, Il muro dei batuk: 20m 7a+ (V+/A3) Difficili passi iniziali a destra della sosta, poi traversino a destra e superamento di un tettino con alcuni passi non banali, quindi a sinistra alla sosta
  • L7, Il tiro del portaledge: 20m 6c (VI/A2) Altra bella lunghezza su ottima roccia e chiodatura abbastanza distanziata; sosta a destra su comoda cengia
  • L8, Il tiro della Nicchia: 30m 6b (VI-/A3) Dalla sosta a destra; con percorso a zig-zag si raggiunge la “Nicchia dei cristalli” dove Paolo e Nicola trascorsero una notte in amaca sotto un violento temporale!
  • L9, L’uscita dalla Nicchia: 40m 6c (VI/A2) Bel muro articolato all’apparenza marcetto, altro breve muretto su roccia scura e quindi più facilmente ma con poche protezioni, prima dritti e poi verso sinistra, alla sosta alla base del pilastro staccato
  • L10, Il camino: 40m VI+ Largo camino via via più semplice
  • L11, Il lamone: 40m VI Bellissimo lamone che parte dalla sosta, quindi con alcuni passi in placca e camino si aggira a sinistra un isolotto con erba e si prosegue su una rampa erbosa; un’ultima facile placchetta conduce alla sosta
  • L12, La placca: 40m 7b (V/A2+) Bella e difficile placca tecnica molto ripida, quindi in diagonale a destra su rampa erbosa e facile colatoio fino in sosta
  • L13, L’ultimo!: 50m IV Dritti su roccia e zolle d’erba sempre più frequenti fino a raggiungere i pascoli sommitali!

Discesa: dall’uscita della via salire verso sinistra fino ad un pulpito dove si trova la sosta di calata a spit della via “Il Pilastro degli Estremi”; da qui si effettuano due doppie dritte su questa via fino alla S11 di Lotta Continua. Proseguire quindi in doppia lungo la via di salita saltando S8 ed S6 fino alla S5; da qui con una calata dritta fuori via si arriva ad una sosta sul bordo del tetto e quindi da lì a terra.

Foto della prima salita in libera della via: