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Lotta Continua: un sogno realizzato!

420m 14 tiri VI+/A3. Questi erano i numeri di una via aperta quasi 30 anni fa da un gruppo di motivatissimi arrampicatori che trovarono un paradiso nelle rocce vergini della Val Bodengo! Una salita avvincente, costata fatiche smisurate piantando spit a mano nella roccia durissima di alcune zone di parete e durata ben 7 giorni totali di arrampicata spalmati in due stagioni! Una via che purtroppo dopo l’apertura non ha più visto ripetizioni, se non quella in solitaria nel 2005 di Pio Guanella!

Paolo, Nic e Vittorio durante l’apertura della via

Frequento assiduamente la valle da ormai 8 anni e sicuramente l’imponente parete del Precipizio di Strem non può non catturare l’attenzione e i desideri di uno scalatore! È così che ho cominciato prima a sognarla, poi a salirla lungo le vie più facili dei settori vicini, quindi a raggiungerne finalmente la cima prima percorrendone i due itinerari più “facili” e poi aprendone uno proprio sull’estetico pilastro strapiombante nella primavera del 2019.

Poco distante e già durante l’autunno precedente il Giga, insieme a suo padre Silvano e Max, si lanciano in un super progetto! Non solo salire la temuta Lotta Continua, che contava una sola ripetizione in 25 anni, ma farlo interamente in arrampicata libera! Così iniziano i lavori e vengono fissate le statiche fino alla S7… dove però rimangono per tre anni causa infortuni, altri progetti e impegni.

E arriviamo finalmente a oggi. Sentendo un giorno il Giga mi spiega che vorrebbe tornare a finire il progetto ma suo padre non potrà esserci e quindi mi chiede di unirmi a loro! Che figata! Siamo carichi a molla, saliamo a Strem diverse giornate a riprendere, richiodare e ripulire la via e, con la prima neve che è già arrivata e l’inverno che bussa sempre più deciso e insistente, l’8 novembre ci troviamo a salire carichi come muli verso la base della parete. Scivoliamo sulle foglie secche di faggio e pestiamo un po’ di neve mentre Max litiga con un paio di scarponi rigidi che gli ho prestato per l’occasione!

Siamo alla base e arriva il sole, sistemiamo il materiale e prepariamo saccone e portaledge per il recupero; parto io e, dopo aver salutato la vipera che si gode l’alba al caldo sulle prime rocce, arrivo al primo spit originale ed è già un’emozione. Il primo tiro fila liscio, solo un po’ di polverina dovuta ai numerosi lastroni che abbiamo disgaggiato!

Si aprono le danze! Primo tiro

Parte Max, che passeggia sul 7a del secondo tiro e ci porta sotto al tiro chiave della via. Salgo io provando i passi più per curiosità che per altro, è talmente un palo che anche solo per pensare ai movimenti fatichi! È il turno del Giga, il momento clou della giornata. Parte deciso, arriva ai rovesci sotto al tetto, pinzata… e cade! Va bè ci stava, torna giù e riprova. Rovesci, pinzata, intermedia…e cade! Meglio di prima. Alè! Altro giro, altra caduta, ma ancora una volta un po’ dopo.

È la volta buona, riposa un po’ di più, prende “una boccata d’aria”, e via! Sembra quasi non far fatica e in veramente poco è alla mia altezza fuori dallo strapiombo! A questo punto mi fa capire che un po’ di fatica in effetti l’ha fatta, ma di venire giù adesso non se ne parla e poco dopo è in sosta! Tiro duro fatto! Ed è 8b, la via più dura di Strem! Il Nic (Nicola Noè ndr) sarà gasatissimo!

Il Giga esce vittorioso dal tetto del terzo tiro!

Proseguiamo sul bellissimo tiro successivo, prima io poi Max e il Giga con il drone al collo! A questo punto tocca Max, che per sbloccarsi decide di piantare un bel volo in sosta con la presa in mano! Il tiro è veramente bello, continuo e su roccia stupenda! Altre due lunghezze dove la ghisa comincia a farsi sentire e siamo alla cengetta dove scopro come si monta un portaledge! La vista è stupenda, il portaledge ha anche una finestrella da dove si vede la vallata, il Cavregasco e il Pizzo di Prata sullo sfondo!

Siamo contentissimi! È stata una giornata bellissima e adesso ci aspettano risotti liofilizzati e noodles, con tanto di dessert e amaro. La notte passa alla grande, io e il Giga dormiamo come sassi, Max in mezzo a noi un po’ meno! Ma è il suo compleanno ed è a Strem in portaledge quindi va bene così!

Alba in portaledge!

Il giorno dopo è ancora spettacolare! Il sole ci sveglia nella nostra tendina appesa a metà parete e i tiri scorrono lisci e veloci fin sopra al pilastro. La placca di A2 del penultimo tiro richiede ancora una bella dose di concentrazione ma per fortuna va tutto bene anche lì e con un’ultima facile ravanata nell’erba e tra i rododendri siamo in cima. Un’emozione enorme ci investe, siamo felicissimi, sono le 12:30 e siamo sui pascoli innevati della cima di Strem!

In cima, felici come non mai!!!

La discesa fila liscia e rapida, proseguiamo sul sentiero e lungo le fisse parlando continuamente di quanto fossero state due giornate perfette e sopra ogni nostra aspettativa. Un paio di birre al bar e la cenetta preparata dalla Kati sono la ciliegina sulla torta di un’esperienza magnifica e perfetta!

Testo a cura di Simone Manzi