Parete centrale del gruppo di Strem connotata alla sua base da una grande parete strapiombante di candida quarzite. Il gruppo comprende, oltre a questa, anche il Pilastro del Prete (Orso Grigio), la Ragnatela e la Parete dell’Aquila. Probabilmente è la struttura più impegnativa della valle, richiede preparazione e allenamento e almeno un’intera giornata per essere affrontata. La roccia e di conseguenza l’arrampicata risultano molto varie, alternando buchi fessure e strapiombi! La parete può essere suddivisa per colori:
- marrone-rossiccia: lavorata e generosa di appigli ma difficilmente chiodabile;
- gialla-arancio (tetto centrale, detto “wafer”): morbida come arenaria e non sempre affidabile;
- grigia: lavorata, solida e con fessure;
- bianca (quarzite): friabile e con pochi appigli
Accesso
Sembra incredibile ma il piccolo pendio erboso alla base del Precipizio veniva sfalciato e il fieno trasportato a valle in spalla o mediante un cavo! Il sentiero originale percorreva la parte centrale del dosso roccioso e poi boscoso posto a sinistra del bosco di faggi e del ruscello (cascata). Questo sentiero non esiste più ma con discreta dose di intuito resta la via più logica di accesso alla parete. Per questo accesso non è necessario l’impiego di corde purché si riesca a restare su terreno facile. Mantenersi dritti cercando di passare sotto a un grande faggio secco, colpito da un fulmine e da qui piegare leggermente a destra (h 1:30 da Corte Terza). Raggiunta la base della Ragnatela ricordare di prendere l’acqua perchè all’attacco del Precipizio non ce n’é.
Alternativa più recente e frequentata: da Corte Terza risalire i prati dietro le case e il bosco rado di larici fin sotto la piccola cascatella del ruscello; piegando decisamente a destra salire il bellissimo bosco di enormi faggi alla base delle Placche dell’Aquila. Salendo ancora verso sinistra si trovano delle corde fisse che risalgono il costone a lato delle placche fino al belvedere posto tra le pareti della Ragnatela a sinistra e la Parete dell’Aquila a destra. Scendere nella conca alla base della Ragnatela, risalire per rocce rotte e bosco rado di larici fino a rimontare un altra costola rocciosa che ci immerge nei magnifici pascoli sospesi di Strem! Da qui facilmente alla base della parete (1 ora e 30 da Corte Terza).
Un’altra possibilità per giungere alla base della Ragnatela consiste nel percorrere uno degli itinerari alle Placche dell’Aquila tra Guarda che Luna, Smilla e Furia (che ha ricalcato e cancellato l’originale “Il Dono dell’Aquila”) fino alla cengia che divide la placconata dalla parete verticale superiore. Seguendo facilmente la cengia verso sinistra si giunge al belvedere che dà accesso al settore della Ragnatela.
Elenco vie (da sinistra a destra):
- La Bella e la Bestia
- Pilastro degli Estremi
- Il Vecchio e il Ginepro S. Manzi, A. Mariani 2019)
- Lotta continua (P. Cogliati, N. Noè 1994)
- Il mio Nome è Nessuno
Per descrizione altre vie vedi Guida VERSANTESUD