La Parete dell’Aquila è una delle 4 macro-strutture che caratterizzano il Cantone di Strem, nel suo complesso la struttura di fondovalle più imponente della Val Bodengo. In mezzo a tutti troneggia il Precipizio di Strem, a sinistra il Pilastro del Prete o Orso Grigio, il più piccolo tra tutte le pareti, a destra del Precipizio troviamo la Ragnatela e ancora più a destra si trova la Parete dell’Aquila, apparentemente la più mite.
La Parete dell’Aquila è alta circa 300 m e si può dividere la parete in tre fasce orizzontali: la prima, alla base, è una enorme placca appoggiata, alta circa 120 m e larga 200 m (Placche dell’Aquila), caratterizzata da una classica arrampicata di aderenza; la seconda, più verticale, è alta 150 m e larga altrettanto, la roccia è povera di appigli e perciò la progressione risulta più difficile, qui le vie cercano i punti deboli della parete (diedri, fessure, ecc.); infine la terza è la fascia dei grandi tetti che dominano la parete, questa fascia è di altezza variabile dai 30 ai 100 m con strapiombi che escono di oltre 15 metri.
Accesso
Da Corte Terza si risalgono i pascoli a Nord dell’abitato puntando al fitto bosco di grandi faggi, che si attraversa salendo fino all’attacco della grande placca appoggiata che delimita la fine del bosco e l’inizio della parete (20′ da Corte Terza).
L’attacco della parete si trova a circa 1340 m di altezza e la cima è a 1640 m. Nonostante la quota relativamente bassa, l’ambiente è comunque severo e gli itinerari devono essere affrontati come itinerari in ambiente.
Elenco vie (da sinistra a destra):
- Guarda che Luna
- Il Senso di Smilla per la Neve (P. Cogliati, N. Noè, V. Tamagni
1995) - Il Dono dell’Aquila
- Furia
- Incompiuta all’Aquila (P. Cogliati, L. Valli 1997)
- Niente Paura
- Cinque Pezzi Facili (N. Costi, N. Noé 1997)
Per descrizione altre vie vedi Guida VERSANTESUD