Relazione della via all’apertura.
Itinerario moderno/esplorativo che sale in ambiente unico e selvaggio la parte bassa della parete della “parabolica” o “proboscide”, alta val Soè.
Il nome deriva dalla presenza di numerosissimi “picchi muraioli” chiamati anche “farfalle di roccia” che sfrecciano fiorando le rocce.
La via è stata salita nel mese di agosto del 2009 da Emanuele ed Alessandro Capelli.
L’itinerario è stato aperto cercando di posizionare meno materiale fisso possibile, prediligendo protezioni mobili o chiodi tradizionali. La roccia è un granito compatto chiarissimo, quasi bianco, non sempre adatto ad accogliere protezioni veloci.
Primi salitori | Emanuele ed Alessandro Capelli il 24/06/09 |
Esposizione | Sud-est |
Sviluppo | 150m (4L) |
Lasciati | 2 spit e 2 chiodi nei tiri + 8 spit di sosta |
Consigliato | Mezze corde 60m, rinvii, serie di friend, micro compresi. Eventuale martello per ribattere i chiodi. |
Difficoltà | VI |
Attacco: Su una placca compatta di roccia chiarissima. Primo spit, alto, visibile da terra.
Descrizione itinerario
L1: Lunghezza in placca. Si affronta e si supera la placca chiara con passi delicati d’aderenza(VI). Poi più semplicemente su roccia più lavorata fino in sosta posta sotto la direttiva di un piccolo tetto(50m. 1 chiodo e 1 spit presenti nel tiro)
L2: Traversare ora decisamente a destra(V) fino a raggiungere lo spigolo lavorato, proseguire sul suo filo fino alla sosta.(30m. 1 chiodo e 1 spit presenti nel tiro)
L3: Proseguire lungo lo spigolo su roccia lavorata(IV+).(30m. nessuna protezione fissa lasciata)
L4: Ancora lungo lo spigolo, via via più facile(IV) fino alla sosta su cengia.(40m. nessuna protezione fissa lasciata)
Discesa: In doppia dalla via di salita.