Si tratta della logica continuazione della via “Mezzaluna” sul ripido pilastro sommitale.
Resoconto da Mezzaluna: prima via esplorativa della struttura, di grande soddisfazione per i primi salitori, le placche che dal basso appaiono liscie e proibitive offrono in realtà sorprese inaspettate, appigli nascosti, buchi e lavorazioni di ogni tipo, il tiro chiave è il quinto, pura aderenza con solo 3 protezioni in 50 metri.
Roccia perfetta, compatta e rugosa, alterna tratti lisci ad altri con roccia lavorata, lame e diedri. Dopo l’attraversamento del canale erboso la via cambia carattere e sale sul pilastro sommitale con due tiri su bel granito ripido e appigliato.
Richiodata nel 2017 da S. Manzi e P. Paggi con l’aggiunta di un primo tiro che inizia nel punto più basso della placconata e di 7 spit nei tiri più facili in origine completamente sprotetti. Inoltre è stata tracciata una variante nell’attraversamento del canale erboso.
Primi salitori | Paolo Cogliati e Nicola Noé 24/04/1998 |
Esposizione | S |
Sviluppo | 465 m |
Richiodatura | Simone Manzi e Paolo Paggi ottobre 2017 |
Consigliato | Friend 0.3/0.75, ev. micro |
Difficoltà | 4 / VI / P2 |
(Dettaglio relazione apertura)
Attacco
Scendere fino alla base della placconata; la via attacca su placca rotta e appoggiata sotto la verticale di un tetto con spit poco visibile. Possibile raggiungere facilmente la S1 traversando poco a piedi su cenge erbose.
Testo a cura di Simone Manzi